Sono le 18.45 e sto per entrare in palestra
“speriamo mi facciano entrare, visto che chiude fra 30 minuti” – penso tra me e me. Apro la porta di ingresso e in reception non c’è nessuno. Passo la tessera. Entro e.. “Hey! Lo sai che la palestra chiude fra 30 minuti?” – mi dice una voce femminile
Mi giro ed è una splendida ragazza: capelli neri, occhi castani e lampadata. Indossa dei leggings neri che mettono in risalto le sue forme e il suo culo allenato, sopra indossa un top aderente con scritto Personal Trainer.
“si, prometto di allenarmi velocemente!”- le rispondo
“Nessun problema caro, rimani fino a chiusura” – Mi risponde mentre se ne va.
Lei è girata, e mentre entro nello spogliatoio mi accorgo che con la coda dell’occhio mi guarda mentre accenna un leggere sorrisetto.
“che figa la nuova PT” -penso
Entro in sala e comincio ad allenarmi, oggi devo fare gambe: parto con la prima serie, la seconda e poi..
“Fermati, così ti fai male! Aspetta che ti faccio vedere come fare lo Squat correttamente!” -mi dice avvicinandosi la Personal Trainer
E così comincia ad allenarmi e a mostrarmi come fare al meglio gli esercizi.
“Che goduria vedere questa figa pazzesca farmi gli Squat davanti” – Penso
Passa parecchio tempo e rimaniamo soli in palestra.
“sono già le 19.00, vado a chiudere la porta di ingresso e tu comincia a sdraiarti lì che ti manca ancora l’addome!” mi dice la PT
Così vado a sdraiarti e comincio la prima serie. Vedo che mi si avvicina.
“Quando fai quell’esercizio, parti da terra con gli occhi chiusi e concentrati di più sull’addome!” – e continua “Fai così, sdraiati, chiudi gli occhi, conta fino a 10 e poi, sempre con gli occhi chiusi ti tiri su in crunch”
Così cominciai a contare: 10, 9, 8, 7,…., 3 2, 1.. e mi alzai e improvvisamente sbatto contro qualcosa. “ti ho visto come hai continuato a guardarmi il culo prima. Tu hai una voglia di scoparmi pazzesca. E ti
accontenterò oggi. Ma con le mie regole”
Così, la cosa contro cui ho sbattuto era la mia PT che si trovava a gambe aperte, senza più i leggings, sopra il mio viso.
“ora lecca e non fiatare!”
Si siede su di me. Posso sentire con la mia lingua tutta la sua figa che si sta bagnando. Il sapore del suo liquido, mescolato al sudore dell’allenamento mi fanno venire il cazzo durissimo. Lei continua a schiacciarmi la figa in faccia, respiro a mala pena, ma quell’odore che emana è una delle cose più seducenti che abbia mai odorato.
“Ora basta. Non osare alzarti” Mi dice sollevandosi. “E’ il momento di giocare per bene” Prende due elastici e comincia a legarmi le mani con la base della rastrelliera dietro di me. “Cos’hai intenzione di fare?” – chiedo eccitato ma spaventato allo stesso tempo
“Non mi sembra di averti dato il permesso di parlare”
Così prende le sue mutande, impregnate di figa e sudore, le arrotola e me le mette in bocca.
“Così starai zitto per un po’” – mi dice- “e ora vediamo che c’è qui”
Mi abbassa i pantaloni e tira fuori il mio uccello. La situazione è assurda, questa PT è una specie di Mistress pervertita. Ma questa cosa mi piace… e molto. Il mio cazzo è durissimo.
Lei comincia a leccarmelo. Posso vedere lo splendore di quel culo rivolto verso il mio viso mentre è sopra di me e sputa sulla sua mano.
“Hai voluto guardarmi come un maniaco prima eh? Hai sognato ad occhi aperti questo momento vero? Meriti una punizione”
Con quella mano mi prende i coglioni, inizialmente li accarezza delicatamente, ma poi li prende e li stringe con forza mentre con l’altra mano mi masturba.
“Questa Troia li sta stringendo troppo forte, sembra che me li voglia staccare”- Penso-“ma è davvero brava con la mano”.
Quel mix di dolore e godimento terminò quando lei decise di voltarsi, prendere il mio cazzo, e inserirselo dentro.
“E ora fammi godere, stronzo.”
Comincia a muoversi su e giu col corpo, la situazione è troppo eccitante, non riesco a trattenermi e vengo immediatamente.
“Mi hai già sborrato dentro? Io con te non ho ancora finito”
Mi tira uno schiaffo fortissimo, mentre rimane col cazzo dentro, con l’altra mano e le sue unghie comincia a graffiarmi su tutto il petto.
“Lo sento dentro di me, si è già ripreso, lo sapevo che ti sarebbe piaciuto. Ora fammi godere davvero.”
Così comincia a ricominciare quel movimento di prima con ancora più foga finché dopo quasi un’ora lei non grida:
“ah, sto venendo cazzo, si!”
In quel momento venni in contemporanea anche io.
Il mio cazzo che si gonfiava per buttare fuori lo sperma e la sua figa che si stringeva e pulsava realizzarono un connubio di sensazioni fortissimo, mi sentii in paradiso.
Lei, col fiatone, mi guarda e sorride con quel sorrisetto malizioso. Mi leva le mutande sporche che ormai erano diventate un tutt’uno con la mia bocca. Si alza col busto e gattona fino al mio viso.
“Ora apri la bocca” Io la aprii.
Allargò le gambe sopra il mio viso e lo sperma iniziò a colarle giù dalla figa: “Da bravo bambino, ora bevi tutto”
Ingoiai ogni singola goccia di sperma mescolato alle sue secrezioni. Lei si alza, mi slega, e senza dirmi niente va a cambiarsi.
Mi cambio anche io.
Usciamo dalla palestra, lei chiude a chiave.
“ah comunque io mi chiamo Francesca” – mi dice “io sono invece …”
“Shh. Non mi interessa, tu da oggi sarai “schiavo” per me e dovrai chiamarmi “personal” davanti a tutti, Signora o Dea quando siamo da soli”
Così comincia ad allontanarsi.
“ah, dimenticavo.. Ti aspetto domani mattina un’ora prima dell’apertura. Faremo una seduta di allenamento ancora più particolare. Ovviamente è un ordine.” (… continua)